Benvenuti alla Corte dei Filangieri!
✕Una casa-museo, in uno storico edificio quattrocentesco, allestita dalla passione di un
"principe illuminato": il Museo Civico Gaetano Filangieri. Sito in Via Duomo e inaugurato nel 1888, il
Museo ospita le collezioni del principe e mecenate delle arti Gaetano Filangieri, uomo di grande
cultura, convinto sostenitore della funzione sociale dell’arte e della cultura.
Il principe profuse tutto il suo impegno per esportare a Napoli il modello europeo del Museo
Artistico Industriale. Questo progetto restò però un sogno: le condizioni economiche della città non
consentivano l’apertura culturale auspicata da Filangieri e in seguito alla morte del principe il
museo cadde nell’oblio.
La galleria venne riaperta nel 1948, per essere poi richiusa negli anni Novanta ed aperta
nuovamente nel 2015.
La Sala Carlo Filangieri
✕La prima sala del Museo è dedicata a Carlo Filangieri, padre di Gaetano, illustre militare, Cavaliere
dell’Ordine di San Gennaro e ministro della guerra durante il regno di Francesco II di Borbone.
La sala, le cui volte sono interamente rivestite da mosaici a fondo oro, realizzati dalla Fabbrica
Salviati di Venezia, che riportano i nomi e gli stemmi dei più importanti personaggi della casata
Filangieri, custodisce una serie unica di armi e armature sette-ottocentesche (giapponesi, africane,
arabe, balcaniche, indiane, asiatiche, persiane) e una serie di sculture che documentano diversi
momenti della produzione artistica italiana.
Il punto focale dell’ambiente è di certo la nicchia in cui è collocato il busto di Carlo Filangieri,
realizzato dallo scultore Tito Angelini.
Il museo
✕La collezione conservata al Museo Filangieri vanta più di 3mila oggetti, differenti per datazione e
provenienza.
Il Museo custodisce ed espone sculture, splendidi oggetti d’arte applicata, come maioliche e
porcellane, avori, medaglie, armi e armature antiche, una ricca pinacoteca con dipinti che spaziano
dal XVI al XVIII secolo e offrono un’ampia visione del panorama artistico napoletano, una preziosa
biblioteca dotata di circa 30mila volumi e un archivio storico che protegge documenti risalenti al
XIII secolo.
La ricca quadreria raccoglie, tra gli altri, dipinti del ‘600 napoletano, tele di Luca Giordano, Andrea
Vaccaro, Battistello Caracciolo, Mattia Preti.
Degna di particolare attenzione, sebbene non esposta al pubblico, è una collezione di 3.280 monete
d’epoca, dalla dominazione bizantina a quelle coniate dalla Zecca di Napoli, donata al Museo da
Luisa Mastroianni, vedova del grande studioso numismatico Giovanni Bovi. Un patrimonio unico al
mondo, dal valore inestimabile, che racconta la storia di Napoli con pezzi unici e rarissimi.